Il metodo Vittoz è SEMPLICE.
Esso ci insegna un rapporto semplice con la realtà e di conseguenza ci semplifica.
Come sappiamo il metodo si basa sulla rieducazione delle ricettività, cioè sulla rieducazione del sentire, come accoglienza a qualunque sensazione. La sensazione è accolta nella sua oggettività.
Appoggio la mano sul tavolo. Sento la sensazione a livello del palmo della mano che è in contatto con la superficie.
Non commento e non ho aspettative. Questo atto, pur nella sua rapidità, coinvolge tutta la mia persona, nella sua dimensione corporea e mentale.
In questo momento sono presente con tutto me stesso. In questo momento io vivo una esperienza semplice e io stesso divento semplice.
La semplicità è fatta di esperienze concrete e richiede una apertura disponibile al presente. Tale atteggiamento si coltiva nel quotidiano. Ciò non è immediato, richiede esercizio e pazienza, ma incide profondamente nella nostra vita personale e nel nostro approccio al mondo reale.
La semplicità non è banalità, ma un rapporto nuovo con le cose e con noi stessi.
È un rapporto benefico perché è una esperienza personale, che arricchisce la percezione di noi stessi nella verità, ed è inscritto rigorosamente nel presente.
“La ricettività è tutto.” – R. Vittoz
“La verità si trova sempre nella semplicità.” – Isaac Newton
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Photo by Claude Laprise on Unsplashsh