Nel Metodo Vittoz assume un ruolo importante la camminata sentita o consapevole. Camminare ci immerge in un insieme di sensazioni: quelle corporee (il movimento delle articolazioni, il contatto dei piedi al suolo) e quelle visive e uditive attraverso le quali entriamo in contatto con l’ambiente esterno.
Il tutto si svolge rispettando una sequenza regolare e ritmica, in cui manteniamo un equilibrio dinamico.
In particolare possiamo constatare la flessibilità delle articolazioni che si muovono dando vita a un insieme armonico.
Ci avete mai fatto caso?
La sensazione della solidità del suolo, offerta ad ogni passo, ci può permettere di scaricare, almeno in parte, la tensione che risiede, ad esempio, a livello delle nostre spalle. Qualunque tensione ha bisogno di un appoggio per poter lasciare la sua presa.
Ora camminiamo in libertà, vivendo l’insieme delle sensazioni fisiche coinvolte.
La nostra presenza si apre progressivamente alla globalità delle sensazioni, sia del corpo che dell’ambiente, e la nostra capacità ricettiva ne viene arricchita.
Vittoz stesso prescriveva la camminata consapevole come un farmaco.
Durante la camminata fermiamoci ogni tanto per sentire l’appoggio dei piedi al suolo e accogliere la sensazione del nostro corpo a riposo. Restiamo presenti a noi stessi, alla sensazione che ci abita.
Apriamoci ad essa.
Verifichiamo che, col passare dei secondi, la sensazione corporea si modifica. Seguiamo questo movimento sensoriale: è un movimento di vita.
Potreste effettuare la camminata consapevole cominciando da soli, seguendo le indicazioni base di questo post.
Oppure potete decidere di viverla in tutta la sua ricchezza, inserita in un percorso con un operatore Vittoz. Per saperne di più, cliccate qui