Alessio lavora in una grande azienda come tecnico elettricista. Ha 45 anni, non si è mai sposato e vive con i genitori.
E’ spesso nervoso e ha facilmente scatti di collera. Si descrive come un arco sempre teso. Lo preoccupa la perdita di controllo, di cui riceve rimandi dagli amici e dalla famiglia. E’ ansioso, in particolare quando incontra persone che non conosce. In questa situazione si sente insicuro, parla poco e si esprime a fatica. Si definisce “in ricerca”: molto volenteroso, si appassiona a tutto ciò che può soddisfare il suo bisogno di pace e armonia interiore.
Un conoscente, che si reca per lavoro in Francia, gli consiglia il Metodo Vittoz. Alessio accetta di buon grado poiché è un metodo pratico, applicabile direttamente alla vita quotidiana.
Lavora assiduamente con esercizi che coinvolgono i cinque sensi e la respirazione consapevole. Ciò gli consente una presenza fisica e mentale nella calma. Si rivela particolarmente utile per lui il lavoro sulle sensazioni corporee e in particolare l’accoglienza della sensazione di energia, come forza che abita il corpo e anima le sue azioni. In un secondo tempo si dedica a esercizi di concentrazione, in cui indirizza la sua attenzione su un solo atto.
Il lavoro sull’energia, come forza vitale, che Alessio può dosare consapevolmente, gli offre la possibilità di affrontare i momenti di tensione. Alessio sperimenta che per non lasciarsi sopraffare da essi deve, innanzitutto, sentirne il riflesso corporeo.
Il lavoro sulle sensazioni costituisce la base per un corretto esercizio della concentrazione: a questo riguardo Alessio sperimenta il passaggio accoglienza sensoriale – concentrazione. L’alternanza equilibrata di queste due fasi è una vera e propria ginnastica per la mente e non lo affatica. Acquista fiducia nelle sue capacità personali, di cui ha preso coscienza e su cui ha potuto lavorare, per poterle esprimere al meglio. Ciò gli ha consentito di vivere il momento presente in modo più ricco e disteso.
“Occorre sentire che mettiamo in ogni azione qualcosa di noi , cioè che esiste in noi una forza che va oltre ogni circostanza ed è indipendente dalla ragione” – R. Vittoz